Chi siamo

Nuova Leonina Pietralata società per TUTTI/E

Lo storico romano Tacito affermava che gli “audacies”, le grandi personalità, fanno la storia, tralasciando coloro che la vivono e che la scrivono anonimamente, mentre Elsa Morante, nel suo romanzo “La storia”, racconta gli eventi vissuti dalla gente comune, dalle persone che sono costrette a subirla ma hanno il coraggio di reagire. La protagonista Ida vive in uno stanzone a Pietralata, a causa dei bombardamenti del quartiere S. Lorenzo dove risiedeva. Molti romani furono costretti a vivere da sfollati nelle “case” che il regime fascista aveva messo a disposizione, mescolandosi a quelli che negli anni trenta erano stati cacciati dal centro di Roma a seguito degli sventramenti di alcuni quartieri.

Il popoloso quartiere di Pietralata va da via Tiburtina fino alla Circonvallazione Nomentana. Fino alla seconda metà dell’Ottocento era una tenuta agricola di proprietà dei Torlonia.

Pietralata è la borgata del film “L’onorevole Angelina” (anno 1947), dove la protagonista Anna Magnani è la madre di cinque figli che guida le donne all’assalto dei magazzini di pasta di un borsanerista e ad occupare gli alloggi vuoti di uno speculatore edilizio.

Negli anni cinquanta, un’ondata di immigrati provenienti dalla Calabria, Basilicata, Abruzzo e Molise, coinvolse i cittadini di Pietralata in una dura lotta per conquistare un alloggio dignitoso.

E’ il quartiere raccontato da Pier Paolo Pasolini nel suo romanzo “Una vita violenta”, dove visse con la madre per alcuni anni. Oggi come allora negli abitanti di Pietralata c’è la stessa voglia di lottare, di migliorare la vita del quartiere. Dentro questo crogiuolo di fermenti sociali prende forma il progetto della Nuova Leonina Pietralata fondata da Luigi Capuano 41 anni fa, anche lui trasferitosi a Pietralata nel 1964 dal centro di Roma. I ragazzi del quartiere e quelli “scartati dalle altre società calcistiche” occupano un terreno incolto dove iniziano ad allenarsi e aprono un circolo culturale dove si incontrano tutti coloro che sentono il bisogno di partecipare alla vita sociale e confrontarsi con gli altri. Si dà vita alla biblioteca, al cineforum, a continui dibattiti su temi sociali e sui problemi della capitale.

La passione e il grande impegno hanno permesso che la società di calcio sia cresciuta, privilegiando sempre e comunque il divertimento e il piacere di stare insieme rispetto alla ricerca ossessiva del successo. Nel nostro calcio contemporaneo, la sconfitta è sinonimo di vergogna, di fallimento, anzichè riconoscimento dei propri limiti tecnici e del valore dell’avversario. Questo spinge i giovani a cercare la strada verso il successo, ignorando gli insegnamenti che sono insiti nello sport, come la solidarietà, la partecipazione, la coralità. Questo è sempre stato l’esempio che è venuto dalla dirigenza, anche se come si dice a Roma “a perde nun c’è stà nessuno”.

Tale progetto si è rivelato nel tempo non utopistico, tanto che dopo anni di peregrinazioni nei vari campi della zona e dopo aver cambiato innumerevoli sedi, nel 1986 la società Nuova Leonina Pietralata partecipa alla gestione del campo “Lanciani” aderente al Cogisco. Da allora ha potuto intensificare la propria attività di aggregazione fino ad arrivare oggi a coinvolgere numerosi tesserati e le loro famiglie. Infatti oltre a partecipare a vari campionati e tornei che vedono protagonisti ragazzi e ragazze dai 5 anni in su, la dirigenza si è costantemente prodigata nell’utilizzare gli spazi faticosamente realizzati all’interno della struttura del Lanciani per iniziative che avessero una valenza sociale e culturale per il territorio circostante.

In tutti questi anni l’associazione ha portato avanti i suoi progetti sempre con l’obiettivo di far socializzare, impegnare, conoscere, stimolare la discussione e la partecipazione di tutti e tutte coloro che ne hanno fatto parte.

Sono state organizzate numerose attività tra cui:

tornei annuali per la raccolta di fondi per le popolazioni in difficoltà (es. Kenya, Etiopia, Somalia);
scambio di ospitalità fra associazioni presenti sul territorio nazionale (es. Scafati, Pompei, Striano, S. Giuseppe Vesuviano, Pula);
proiezione di films con successivo dibattito;
incontri con personalità del mondo politico e culturale (Sandro Ruotolo, Michele Santoro, Pietro Ingrao);
dibattiti su temi contemporanei (es. globalizzazione, libertà d’informazione, costituzione ed antifascismo);
centri estivi per ragazzi/e dai 5 ai 13 anni.

Oggi i nuovi locali sono stati adibiti per attività di danza, yoga, pilates, ginnastica posturale, percussioni, mostre, cineforum … ed è stato aperto un posto di ristoro dove poter socializzare nel tempo libero.